Ogni erba cresce per un motivo

Le piante spontanee, chiamate spesso erbacce (ma non lo sono, perché ci sono molto utili) non sono sempre le stesse ovunque nel campo, variano a seconda dello stato del suolo. Questo succede anche se nessuno ha seminato queste erbe. Come mai allora cresce questa erba piuttosto che un’altra? Vediamo assieme come capire la lingua del paesaggio e delle erbe spontanee che troviamo.

Il tarassaco è una pianta erbacea perenne appartenete alla famiglia delle Asteracee.

È ampiamente distribuita nelle zone temperate dell’emisfero settentrionale, e in Italia si sviluppa prevalentemente nelle zone di pianura fino a 2000 metri.

Trovare il tarassaco nel prato significa che il suolo è ricco di fosforo e molibdeno.

Caratteristiche fondamentali per la formazione e lo sviluppo delle radici e di vitale importanza nella formazione dei semi.

Il tarassaco, nota erba commestibile, è indicatore di terreni ricchi di azoto ma lo si trova raramente nei terreni ben lavorati, poiché è tipico di prati e incolti. Ama i suoli fertili e ricchi di humus e rifugge quelli poveri e di tessitura sciolta.

E’ una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Papaveraceae, originaria di Eurasia e Nordafrica. La specie, largamente diffusa in Italia, cresce normalmente in campi e sui bordi di strade e ferrovie. È considerata una infestante dei cereali.

La sua presenza nel terreno ci fa denotare un eccesso di calcio nel suolo.

L’ortica comune è una pianta erbacea perenne dioica.

Presente spesso ai margini dei campi e lungo i fossi, ama i terreni fertili ed è indicatrice di una buona presenza di azoto. Ricordiamoci che anche le ortiche sono commestibili e si prestano anche a fare macerati insetticidi e fertilizzanti.

L’erica appartiene alla famiglia delle ericacee e proviene dall’Europa centro-settentrionale. Questo arbusto sempreverde con una crescita folta e che ricopre il suolo vive bene, in natura, in luoghi soleggiati, luminosi o al massimo in penombra.

L’erica cresce su terreni soffici e con peculiari proprietà acide!

Terrene anche spesso ricchi di alluminio, che agisce negativamente sul metabolismo vegetale.