Guida alla raccolta della frutta

Le piantiamo, le curiamo, le vediamo crescere e infine diventano parte della nostra famiglia donandoci i loro gustosi frutti. Le piante del nostro giardino se ben curate ci ripagano ampiamente delle nostre attenzioni attraverso frutti naturali ed estremamente saporiti. In questa guida potrete scoprire come raccoglierli al meglio senza danneggiare le piante.
Pomacee
Mele, cotogne, pere, e nespole si raccolgono ruotandole verso l’alto. Meglio raccoglierle a inizio maturazione, dato che la consistenza e il picciolo non ci aiutano a capire quando siano pronte. Inoltre, le pomacee esterne all’albero saranno in maturazione prima di quelle interne. Tardandone la raccolta rischiamo che quelle troppo mature diventino farinose. Nel caso di mele e pere potete semplicemente provare la consistenza e l’acidità della frutta assaggiandola, verificando che i semi sono già marroni.

Drupacee
Pesche, albicocche, prugne e ciliegie prima della raccolta vanno tastate delicatamente per confermarne una consistenza morbida, segno intangibile della loro pronta maturazione. Si raccolgono con un mezzo giro su sé stesse, utilizzando una mano per reggere l’albero.

In queste due famiglie teniamo conto che il picciolo non deve opporre resistenza quando sollecitato. Se resiste allo stacco non insistiamo. Inoltre, consideriamo che questi frutti vanno conservati con il picciolo, altrimenti rischiano di marcire.
 
Altri frutti
Quando parliamo di uva, sappiamo per certo che andremo a tagliarne il tralcio con delle forbici, così come il picciolo di fichi, ribes e uvaspina.
Infine, mirtilli, more e lamponi si tirano con delicatezza per staccarli dal ricettacolo. A piena maturazione si rimuovono facilmente e acquisiscono il loro tipico colore acceso.

Il nostro consiglio
Prestiamo moltissima attenzione ad insetti come vespe, millepiedi e forbicine che potrebbero nascondersi all’interno o dietro ai frutti. Per questo consigliamo di raccoglierli utilizzando un paio di guanti leggeri da orto.